lunedì 3 ottobre 2016

Carico di azoto/proteico negli alimenti Metodo Dumas vs Metodo Kjeldhal

Il contenuto di Azoto negli alimenti è dato quasi esclusivamente dalla presenza di proteine. 




Metodo Dumas vs Metodo Kjeldhal 
• Tempi di analisi molto veloci 
• Maggior produttività 
• Possibilità di analizzare più velocemente repliche dello stesso campione = maggior rappresentatività 
• Preparazione del campione facile e veloce  (capsule o crogioli) 
• Poca manualità/lavoro per l’operatore e riduzione dei tempi di manipolazione di sostanze pericolose 
• Riduzione dei materiali/reagenti tossici 
• Riduzione costi di smaltimenti
notevoli vantaggi della tecnica Dumas hanno portato negli anni 
a un incremento degli standard internazionali che ne prevedono l’utilizzo 


mercoledì 14 settembre 2016

La tensione superficiale attraverso la DSA (drop shape analysis)

Perché usare qualcosa di così complesso come il profilo della goccia per misurare la tensione superficiale?
DSA ( drop shape analysis)  si basa sulla capacità di guardare una goccia senza dover entrare in contatto diretto con essa, e consente di effettuare la misura su tutti i tipi di sistemi, dai metalli fusi ai gas liquefatti in pressione o piccole gocce di emulsioni in cui la tensione superficiale è pari a 0,0001 mN / m.


La forma della goccia liquida che esce dall'ago della siringa, studiata da Laplace e Young nel 1802, è dovuta all'equilibrio tra la forza di gravità e la tensione superficiale.
La goccia può essere "pendente" oppure può risalire verso la superficie in un liquido più denso ( goccia sessile). E' possibile misurare sistemi gas / liquido o  liquido / liquido.

Nel Tracker della TECLIS , una sorgente di luce illumina un ago che rilascia la goccia . L'immagine viene catturata da una videocamera dotata di una lente telecentrica . Il "bordo" della goccia viene quindi digitalizzato per produrre una serie di valori X, Y per l'analisi.
L'ago che espelle la goccia è regolato per essere più verticale possibile: questo rende l'immagine della goccia simmetrica in modo che sia legittimo analizzarne solo metà. Durante la misurazione, il software genera un valore iniziale per la tensione superficiale ed il raggio della goccia (in alto o in basso) per produrre una serie di coordinate teoriche della caduta in base alla equazione di Young-Laplace. I valori iniziali di tensione superficiale e raggio della goccia vengono variati gradualmente e il processo viene ripetuto. Dopo un certo numero di iterazioni, si ottiene la minima differenza tra i valori teorici e sperimentali: questi saranno i valori di tensione superficiale e raggio goccia acquisiti come rislutato dell'analisi effettuata.
I parametri che Tracker può misurare sono:
  • Superficie o tensione interfacciale
  • elasticità interfacciale
  • reologia superficiale
  • Componenti di coesione solventi puri
  • Adesione in liquido-liquido o sistemi liquido-solido
  • Assorbimento di una superficie solida (angolo di contatto)
  • Caratteristiche di un tensioattivo
  • Adsorbimento di tensioattivi su una polvere

mercoledì 31 agosto 2016

Application note: Studio della anisotropia dei cristalli di CuInS2 nelle transizioni di fase grazie allo spettrofluorimetro JASCO FP-8300

A causa della loro struttura cristallina anisotropa, i nanocristalli di CuInS2 a struttura esagonale (wurtzite) sono oggetto di studio per applicazioni riguardanti il trasferimento di energia,  come la fotocatalisi.
L'osservazione delle proprietà ottiche di fotoluminescenza legate alla transizione di fase durante la sintesi colloidale che dà luogo alle strutture cristalline cubica ed esagonale,sinora difficoltoso,
è stata osservata nelle regioni spettrali visibile e vicino infrarosso grazie all'ausilio dello spettrofluorimetro JASCO FP-8300 :



martedì 23 agosto 2016

Misura e visione simultanea del campione con JASCO ATR Pro One View:



Sfruttando la stessa tecnologia della serie di ATR "ClearView" dedicata ai microscopi FTIR, JASCO mette a disposizione degli utilizzatori dei suoi banchi FTIR un accessorio ATR che fornisce la possibilità di indagare su un campione disomogeneo per qualificare aree di campione di dimensioni fino a 50 micron! 

L'accessorio ATR Pro One View visualizza l'ingrandimento del campione su schermo LCD integrato oppure sul software proprietario Spectra Manager. 
In questo modo, è possibile :

  • puntare su un particolare del campione per analizzare il campione nelle sue diverse componenti;
  • nel caso di campioni delicati o deformabili ( e.g. biologici), bilanciare la pressione necessaria a ottimizzare il contatto fra il campione ed il cristallo di diamante, in modo da perfezionare l'analisi.








giovedì 14 luglio 2016

JASCO HPLC per la quantificazione degli amminoacidi nell'urina/plasma

In un rapporto pubblicato dal Pakistan Observer, l'analisi HPLC degli amminoacidi viene impiegata per determinare con precisione la quantità di amminoacidi nei campioni di urina. I medici hanno scoperto che un modo di valutare la carenza di amminoacidi è attraverso test di urine sulle 24 ore.

L'HPLC è considerata come una delle tecniche strumentali di riferimento nella diagnostica dell' urina, per le sue prestazioni di alta precisione  e la capacità intrinseca di gestire i campioni delicati in modo ottimale . L' HPLC consente di distinguere una varietà di 40 tipi di amminoacidi utilizzando biomarcatori dedicati a individuare i livelli di infiammazione, minerali e vitamine.

Il test del plasma via HPLC, nei suoi limiti,  può essere utilizzato per monitorare i livelli di amminoacidi. Questo test è utilizzato soprattutto su pazienti che sono affetti da infezioni del tratto urinario, ematuria, o insufficienza renale.

Analizzare la quantità di amminoacidi nel corpo è fondamentale anche per atleti e pazienti malati, per aiutare a determinare il loro fabbisogno di integratori di amminoacidi, qualora il loro corpo non produca naturalmente gli aminoacidi essenziali.

Gli amminoacidi sono i mattoni delle proteine ​​lipidiche. Carne, latticini, e vari tipi di cereali sono fonti ricche di aminoacidi. Il corpo umano produce 12 tipi di amminoacidi. Quelli che il corpo non è in grado di produrre sono chiamati "amminoacidi essenziali". Questi otto amminoacidi essenziali includono triptofano, treonina, lisina, metionina, isoleucina, leucina, valina, e la fenilalanina.

La quantità di amminoacidi nel corpo umano colpisce anche stato d'animo di una persona, la concentrazione mentale, e altri aspetti fisiologici tra cui la metionina per la formazione della cartilagine, il triptofano per l'equilibrio di azoto, e la treonina per il trattamento del midollo spinale.

Attraverso questo test delle urine 24 ore e / o test di plasma utilizzando la tecnica HPLC per l'analisi degli amminoacidi, possono essere evitate la carenza di amminoacidi e di altre complicazioni di salute . 

JASCO offre una gamma completa di ultra sistemi di cromatografia a fluido supercritico (SFC) completo di software e componenti in grado di soddisfare praticamente tutte le esigenze analitiche di laboratorio, con strumetazione per cromatografia liquida ad alta efficienza e ad alte prestazioni .

Application note JASCO: Analisi della melamina nei prodotti caseari in HPLC-UV

La melamina è un composto organico azotato che ha un anello triazinico nel centro della sua struttura. Viene utilizzato come materiale base per il rinforzo della resina melamminica perchè ha alta resistenza termica e all'acqua.

Recentemente, c'è stato un caso di impiego della melamina come additivo al latte diluito per aumentarne il contenuto proteico. Questo impiego ha causato problemi di salute pubblica.
 La Food and Drug Administration (FDA) ha effettuato la valutazione del rischio correlato all'uso alimentare della melamina e ha normato la tecnica HPLC con rivelazione UV come uno dei metodi di analisi della melamina negli alimenti.
In questo lavoro, è stata quantificata la melamina in un prodotto caseario utilizzando un rivelatore PDA.


mercoledì 22 giugno 2016

JASCO P-2000: il polarimetro che puoi costruire secondo le esigenze

JASCO, leader nella produzione di polarimetri dal 1967, è orgogliosa di presentare il nuovo  polarimetro P-2000. Progettato come un polarimetro personalizzabile, Il P-2000 consente diverse opzioni per una ampissima gamma di applicazioni, ed è upgradabile per adattarsi al variare delle proprie esigenze applicative. Possiamo configurarlo per riprodurre ogni modello esistente sul mercato, oppure realizzare configurazioni inesistenti in commercio, secondo le esigenze.





Impronta del fascio luminoso più piccola ( 2mm diam.) per analizzare piccole quantità.
Avvio dell'analisi con accuratezza di temperatura +/-0,1 °C grazie a comparto cella Peltier.
Comparto cella termostatabile a camicia, di serie
Cambio lampade facilitato; fino a 2 lampade montabili nel comparto dedicato.
Modulo remoto intelligente CFR compliant, dotato di display  touch screen LCD a colori. I dati ottenuti possono essere stampati su supporto USB per l'ulteriore elaborazione su PC.
Cambia filtri ad 8 posizioni,  selezionabili tra 13 filtri
Estendibile a UV e NIR con Kit: polarizzatore Glan-Taylor , cella di Faraday e PMT R928

Wavelength 880, 633, 589, 578, 546, 436, 405, 365, 334, 325, 313, 302, 296, 280, 254 nm
Aperture 1.8, 3 and 8 mm diameters
Angular range ±90º
Response speed 6º/sec
Measurement accuracy ±0.002º (up to 1º) ±0.2% (larger than 1º)
Repeatability 0.002º
Resolution 0.0001º
Integration time 1 - 100 sec
Readout modes Optical rotation, optical specific rotation, concentration, sugar scale (Z), Brix purity, optical purity
Temperature measurement range 0~40ºC (minimum display temp.: 0.1ºC)
Dimensions 653 (W) x 249 (D) x 364 (H) mm
Weight Approx. 30 kg
Power requirement AC100~240V ±10%, 50 or 60 Hz, 80 - 300 W

martedì 21 giugno 2016

Spettrofluorimetri JASCO serie FP-8050



Quando una sostanza viene colpita da una radiazione elettromagnetica, il suo stato energetico passa dallo stadio fondamentale allo stato superiore eccitato. Nel ritorno allo stato fondamentale, a causa della collisione tra gli atomi e le molecole della sostanza,  l’energia elettromagnetica assorbita viene dispersa. Se a questo fenomeno si accoppia l'emissione di una radiazione luminosa, tale emissione di luce è detta fotoluminescenza: si parla di fluorescenza se il decadimento energetico e la conseguente fotoluminescenza sono istantanei, mentre si parla di fosforescenza quando la fotoluminescenza continua anche dopo aver cessato di irradiare il campione. Per quanto detto sinora, l’energia dei fotoni emessi è sempre minore dell’energia dei fotoni assorbiti ( quindi la lunghezza d'onda della luce fluorescente è sempre maggiore della lunghezza d’onda della luce eccitante).

Anziché un monocromatore come nello spettrofotometro UV-Vis, ho quindi due monocromatori: da sinistra vedi, nell'ordine: lampada Xenon - specchio- filtri- monocromatore per selezionare la lunghezza d'onda Ex ( in rosso) che deve colpire il campione, con specchio e sistema brevettato JASCO cut off degli ordini alti di diffrazione- campione -->emissione Em fotoluminescente a 90° (in giallo) - nuovo monocromatore-rivelatore PMT.






La serie JASCO FP-8050 prevede:
  • 4 modelli, dalla routine avanzata alla ricerca di materiali innovativi
  • Ampia gamma di accessori per gestire i campioni
  • Sensibilità fino a 8500:1 S/N.
  • Alta velocità di scansione (fino a 60.000 nm / min in eccitazione, 120.000 nm/min in emissione)
  • Range dinamico migliorato: fino a 7 ordini di grandezza. La curva di calibrazione della fluoresceina mostra un'eccellente linearità anche per campioni a concentrazioni molto basse(da 10-3 a 10-6 mol/L)
  • Correzione spettrale: una semplice procedura che utilizza una gamma di standard di calibrazione, comprese sorgenti luminose standard ad ampio spettro e rodamina B.
  • Auto-Gain del detector per ottimizzare la rilevazione di picchi di fluorescenza bassi rispetto alla luce diffusa, spingendo sul S/N;
  • Auto-SCS (Sensitivity Control System) consente all'utente di creare curve di calibrazione per un ampio intervallo di concentrazione senza dover modificare manualmente le impostazioni di sensibilità dello strumento.
  • Filtri cut-off e passa-banda per eliminare le interferenze spettrali dovute agli ordini di diffrazione>1
  • Rapid 3D
  • Estensione della operatività per misure fosforescenza con fenomeni di 1 msec
  • Lampada allo Xenon di lunga durata: le lampade ad arco allo xeno a luce continua offrono la massima sensibilità. Per prestazioni più lunghe e più elevate, la serie FP-8050 include ora una lampada ad arco Xe di nuova concezione con durata prolungata. Questa nuova sorgente luminosa può essere utilizzata fino a 3 volte più a lungo rispetto alle lampade precedenti (tempo di funzionamento massimo: circa 3000 ore), con misurazioni stabili a lungo termine, manutenzione ridotta e costi di gestione inferiori.
    Il modello FP-8250 è uno spettrofluorimetro ad alta risoluzione con eccellenti prestazioni di base e funzionalità adatte all’analisi di fluorescenza di routine, specialmente per campioni liquidi. Le funzioni standard Auto-SCS e Auto-Gain permettono misure in un ampio range dinamico con linearità a sette cifre. Accoppiato con l’accessorio SAF-151 One-Drop, è adatto a campioni di micro-volumi di proteine e acidi nucleici.

    Il modello FP-8350 è uno spettrofluorimetro facile da usare per molteplici scopi, come l’analisi di routine e lo studio di ricerca. Può essere ampliato per accettare qualsiasi accessorio opzionale, come l’unità di titolazione automatica o il lettore di micropiastre. Il modello FP-8350 è il sistema più adatto per essere configurato per la misurazione della fosforescenza di campioni raffreddati con azoto liquido. Il filtro di taglio automatico per la diffrazione di ordine superiore può essere fornito come opzione per spettri accurati senza picchi artificiali dalla luce di secondo ordine.

    La cosa più importante per la misurazione della fluorescenza è la sensibilità:  il modello 
    FP-8550 può raggiungere un rapporto segnale-rumore fino a 8500:1 come RMS e velocità di scansione di 60.000 nm/min. Gli spettri di alta qualità, basati sull’alta risoluzione con una larghezza di banda spettrale di 1 nm, il filtro di taglio automatico per la diffrazione di ordine superiore e l’accurata correzione spettrale assicurano nuove applicazioni come la valutazione di materiali avanzati, anche utilizzando sfere integratrici per la valutazione del rendimento quantico assoluto.

    Il modello FP-8650 è uno spettrofluorimetro con PMT che copre l’intero range dall’UV al NIR. La gamma di lunghezze d’onda da 200 a 850 nm per il lato Ex e 980 nm per il lato Em (fino a 1010 nm con rilevatore opzionale) permette la misurazione di materiali che hanno un assorbimento specifico nella regione NIR come i nanotubi di carbonio. Le eccellenti caratteristiche tra cui la scansione ad alta velocità e la funzione di taglio a diffrazione di ordine superiore permettono di essere applicate per la ricerca e lo sviluppo allo stato dell’arte, come la nuova applicazione di materiali avanzati in arrivo.

    (dal sito https://www.labworld.it/spettrofluorimetri-jasco-fp-8050-series/)


    venerdì 10 giugno 2016

    MOSH MOAH POSH POAH nei materiali a contatto con gli alimenti

    I MOSH (Mineral Oil Saturated Hydrocarbon) sono oli minerali a base di idrocarburi saturi, costituiti da catene alifatiche o composti ciclici.

    I MOAH (Mineral Oil Aromatic Hydrocarbon) sono oli minerali a base di idrocarburi aromatici, principalmente costituiti da composti policiclici alchilati.

    MOSH e MOAH sono oli minerali comunemente usati negli inchiostri industriali, in particolare nella stampa di giornali. Poiché i quotidiani costituiscono una parte importante del quantitativo riciclato di carta e cartone, il cartone riciclato spesso contiene miscele di MOSH e MOAH. Quando il rilascio di idrocarburi origina dalla plastica, si parla di POSH e POAH ( P=plastic).

    Il cartone utilizzato negli imballaggi alimentari è solitamente prodotto a partire da carta riciclata. Il pericolo è che residui degli inchiostri a base di oli minerali nel materiale riciclato possano migrare verso gli alimenti, provenendo dalla scatola di cartone in sé o dalla scatola di cartone utilizzata per l'imballo esterno. Gli oli minerali MOSH e MOAH più leggeri (e più tossici) migrano dal cartone fino agli alimenti attraverso l’aria, tramite un meccanismo di evaporazione e di ricondensazione nell'alimento, anche in presenza di barriere di plastica. Gli oli minerali pesanti (C>24), invece, non migrano e rimangono sull'imballaggio.

    Trattandosi di sostanze potenzialmente pericolose se ingerite, sono in vigore delle norme che regolano la migrazione di MOSH verso le sostanze alimentari. Anche se non ancora sottoposti a legislazione specifica, i MOAH contengono generalmente dei componenti che sono noti per essere cancerogeni, per via degli anelli benzenici che contengono, ma non vi sono al momento evidenze sulla loro cancerogenicità. MOSH e MOAH si distinguono ulteriormente in “leggeri” (C ≤ 24) e “pesanti”(C > 24). Anche qui esiste un’importante differenza, poiché i leggeri sono ritenuti molto più tossici dei pesanti, secondo lo studio 59th JECFA (2002).

    Nell'attesa di un limite, gli studi effettuati finora hanno considerato come riferimento un valore di ADI (Acceptable Daily Intake) pari a 0,01 mg/kg bw (10 milligrammi al giorno per chilo di peso corporeo), stabilito nel 2002 dal 59th JECFA (Joint FAO/WHO Committee on Food Additives), che si riferisce però soltanto ai MOSH.


    L'utilizzo di cartone vergine per l'imballaggio alimentare costituisce una soluzione temporanea, ma i quantitativi disponibili di tale materiale sono limitati. Questo inoltre non pone rimedio alla possibilità di migrazione di MOSH/MOAH dal cartone esterno usato per il trasporto e la distribuzione.

    mercoledì 8 giugno 2016

    NEW!!! NETZSCH TGA 209 F1 analizzatore termogravimetrico


    TGA significa ThermoGravimetricAnalyzer. Ciò vuol dire che la struttura dello strumento è costituita da una fornace nella quale viene caricato il campione che nel riscaldamento perde peso, e da una bilancia di alta precisione che misura la perdita di peso.


    La nuova versione della TGA 209 F1 carica il campione dall'alto:

    La possibilità di praticare il vuoto nel comparto campione consente di contenere le problematiche legate all'ossidazione. Inoltre riusciamo ad allontanare da un campione i solventi altobollenti senza dover arrivare alla temperature di decomposizione.
    La NUOVA micro-fornace in materiale ceramico anti-corrosione opera fino a 1100°C ( più alte di circa 100°C rispetto alla media delle TGA in commercio) e permette una riscaldamento più rapido (200 k/min).
    Il NUOVO sistema BeFlat®di compensazione automatica dei fattori di variabilità della misura (gas di flussaggio del campione, gradiente di temperatura ecc.) corregge le misure senza la necessità di misurare e sottrarre la linea di base del bianco ad ogni variazione. Questo significa risparmiare tempo per altri esperimenti.
    La funzione brevettata C-DTA® di caratterizzazione del campione, grazie alla misura estremamente accurata della temperatura (direttamente sotto il crogiolo porta campione) allega al grafico della perdita di peso anche quello di picchi esotermici ed endotermici come ad esempio passaggi di stato. 
    Il software proprietario Proteus® permette l'integrazione dei dati della TGA con quelli provenienti da altri strumenti




    sabato 4 giugno 2016

    Soluzioni Micro-FTIR JASCO

    Acquisita la tecnica FT nell'analisi agli infrarossi, l'attenzione per la microscopia infrarossa è stata via via crescente. 
    All'inizio, i costruttori si sono impegnati a sviluppare sistemi in grado di analizzare porzioni di campioni grandi decimi di micron. In una seconda fase, l'interesse si è spostato  verso la possibilità di raccogliere informazioni spazialmente distribuite. Questo ha aperto  la strada  verso applicazioni prima di mappatura  e di imaging chimico poi . Sistemi di rilevamento FPA e di array lineari MCT danno la possibilità di ottenere informazioni chimiche molto veloci su campioni sintetici e biologici, per applicazioni che vanno dalla scienza dei materiali al forense.
    Accoppiando interferometria Step-scan con sistemi di Imaging Dinamico, si realizzano esperimenti di imaging chimico nell'ordine temporale del microsecondo.

    Le proposte JASCO sono integrabili con tutte le linee FTIR JASCO . Sono tutte dotate di ottica Cassegrain e sistema Clear View 
    IRT-5100 è il microscopio FT-IR che può lavorare senza azoto perchè monta di serie il rivelatore DLaTGS(risoluzione spaziale 25x25 um). Può montare fino a due rivelatori che possono essere installati contemporaneamente (opzione). L'auto-stage XYZ (opzione) consente le operazioni di auto-focus e mapping.
    IRT-5200 monta di serie 1 rivelatore MCT nel Mid-IR (=risoluzione spaziale:  3x3 um con Single MCT e obiettivo 32x) ma può montare anch'esso fino a due rivelatori contemporaneamente.  
    L'auto-stage XYZ (opzionale) consente le operazioni di auto-focus e mapping. In più ha di serie la funzione  "IQ Mapping " (clicca sotto CONTINUA A LEGGERE per vedere il video esplicativo) che consente, oltre alle misure single-point,  la mappatura ATR senza spostare lo stage di campionamento.

    IRT-7200 monta di serie 2 rivelatori,  MCT single point e MCT linear array a 16 elementi (=la risoluzione spaziale è:
    - 3x3 um con Single MCT e obiettivo 32x:più lento rispetto al linear array ma risoluzione superiore; 6,25x6,25 um con linear array MCT e obiettivo 32x: più veloce ma minore risoluzione spaziale). La combinazione delle funzioni di campionamento XYZ e della funzione "IQ Mapping " permette la mappatura di una superficie ampia,  la mappatura ATR multi-punto e l'imaging IR di una determinata area con altissima risoluzione spaziale e un'eccellente sensibilità in breve tempo.
    La funzione "Clear View" ( di serie su tutti i modelli) combinata con IQ mapping consente raccogliere le informazioni sull'area di interesse in modo estremamente rapido ( clicca sotto CONTINUA A LEGGERE per vedi il video esplicativo).

    domenica 29 maggio 2016

    Nuovissimi FTIR JASCO serie -X: la risposta progettuale JASCO alle problematiche intrinseche nella tecnica di analisi FTIR


    La tecnica FTIR è di grande interesse per tanti settori industriali e di ricerca. L'emissione energetica infrarossa smaschera  i composti "nascosti". I gruppi funzionali dei composti incogniti, infatti, assorbono l'energia fornita dalla sorgente; i loro momenti dipolari si attivano con moti di stretching e bending specifici. Lo spettro di scansione che si genera è quindi l'impronta digitale della formula chimica del composto.

    La fruibilità dello spettro infrarosso può essere però compromessa da vari fattori:
    • La presenza di acqua ed anidride carbonica, presenti entrambe nell'aria e nel campione: sono bipoli, per cui i loro spettri si sovrappongono a quelli dei componenti del campione.
    • La sorgente infrarossa emette perchè  termicamente attivata. Le stesse operazioni di on/off provocano escursioni di calore ed umidità nello strumento, che disturbano l'elettronica e la qualità dei dati.
    • La riproducibilità del posizionamento di ogni componente mobile del'interferometro, che modula il range spettrale.
    • Il parallelismo dei fasci luminosi, onde evitare aberrazioni, perdita di intensità e diffusione.
    • il comparto campione, che deve essere in grado di alloggiare campioni e portacampioni di ogni forma.
    • la versatilità dell'ottica ( sorgenti, beamsplitter, detector, accessori)
    • Il software deve regolare e  riconoscere automaticamente le impostazioni strumentali e consentire la deconvoluzione ed elaborazione spettrale più evoluta.

    I nuovissimi banchi ottici JASCO FTIR serie-X  realizzano un compromesso tra la compattezza e le esigenze del bilanciamento energetico dell'elettronica. 
    L' interferometro di Michelson è completamente termostatato, purgato e sigillato, flussabile ad azoto come gli accessori. Gli specchi ad angolo cubico dell'interferometro eliminano la deriva del segnale che causano le lenti qualora nel tempo si diseallineino.

    venerdì 27 maggio 2016

    Innovazioni JASCO nella microspettrofotometria RAMAN

    La spettroscopia Raman è una tecnica analitica altamente sensibile per l’identificazione di diversi composti chimici e con tempi di misura generalmente molto brevi.

    Un notevole vantaggio che offre questa tecnica, rispetto ad altre tecniche microspettrofotometriche, è l’elevata risoluzione spaziale (dell'ordine del micron). Inoltre è una tecnica non distruttiva, che permette di effettuare misure senza alcuna preparazione del campione. Utilizzando sistemi portatili, è possibile effettuare le misure direttamente "in situ", senza trasportare gli oggetti in laboratorio.

    Jasco propone quattro linee di microspettrometri Raman: NRS-4100, NRS-5000 NRS- 7000 ed il Raman portatile RPM-510.




    Uno dei fattori che negli scorsi anni ha frenato l'adozione della tecnica Raman è stata la difficoltà di ottimizzare la regolazione dell'ottica. Con NRS-4100per la prima volta è possibile concentrarsi sui dati piuttosto che sullo strumento, perchè questa linea è dotata di automatismi che rendono il Raman una tecnica fruibile anche da "principianti". La nuova funzione di 'Ricerca semplice' (patent pending) automatizza la messa a fuoco dell'immagine microscopica selezionando automaticamente la zona di interesse in base a dimensioni, contrasto e/o il colore.
    Inoltre, il software di imaging Analysis include una libreria di gruppi funzionali, identificati in base ad altezza dei picchi ed aree sottese. 




    Per gli utenti che pretendono le performance più spinte, la risposta JASCO sono i NRS-5000 e NRS- 7000. Torretta automatizzata multi-reticolo, 2 rivelatori montati internamente e fino ad 8 laser, da UV al NIR, tutto controllato da PC per la massima flessibilità ed automazione.


    SPRIntS(Software Programmable Raman Integration Speed)Imaging è una funzione che consente misurazioni ad alta velocità. 
    Attraverso l'uso di specchi di scansione del fascio di eccitazione laser per irradiare il campione, e grazie alla integrazione dello Z-Autostage con il sistema confocale (VertiScan), il sistema produce risultati analitici Imaging in 3-D. 
    I dati infine vengono raccolti ed elaborati ad una frequenza 5 msec  da un rivelatore CCD ad alta velocità.  



    RMP-510 è un microspettrometro Raman compatto, ad alta risoluzione, talmente robusto da essere trasportabile per la misurazione "in situ". Questo banco ottico può essere personalizzato con reticoli interscambiabili, sonde a fibre ottiche e un microscopio opzionale.




    Fondata nel 1958la società giapponese JASCO si è costruita la sua robusta reputazione internazionale proponendo al suo prezioso portafoglio clienti soluzioni analitiche tecnologicamente avanzate, e garantendone la completa soddisfazione in tutte le fasi successive all'acquisto: l'installazione, la formazione ecc..




    JASCO ARMV studio di Riflettanza e Trasmittanza Assoluta in luce polarizzata/non

    Il Sistema di Misurazione di Riflettanza Assoluta JASCO ARMV automatizza la misura delle proprietà spettrali, dello spessore di campioni solidi e film sottili al variare dell'angolo di incidenza e di raccolta del segnale. Accoppiato con lo spettrofotometro JASCO V-770 UV -Vis / NIR,  il sistema permette di spaziare dalla regione degli ultravioletti al vicino infrarosso, consentendo di effettuare misurazioni complesse con bassissima rumorosità di fondo ed eccellente stabilità fotometrica. 

    E' possibile impostare gli angoli di incidenza e di raccolta del campione facendo ruotare contemporaneamente sia il campione che la sfera di integrazione, in modalità sincrona.
    In alternativa, gli angoli di incidenza e di raccolta possono essere impostati indipendentemente, in modalità asincrona. E' possibile studiare le proprietà di polarizzazione di un campione  impostando la polarizzazione S o P oppure l'angolo di polarizzazione desiderato.
    Sono disponibili vari accessori portacampione ed una unità per 
    I controlli degli angoli di incidenza e di raccolta e la polarizzazione vengono tutti effettuati da PC con la piattaforma software Spectra Manager II™ Suite.


    lunedì 23 maggio 2016

    I nuovi sistemi EXTREMA LC-4000



    Nella progettazione dei nuovi sistemi LC ed SFC , JASCO si è posta come obiettivo quello di soddisfare le crescenti esigenze di produttività nei laboratori di analisi.
    Nessun'altra soluzione HPLC introdotta sul mercato vanta le prestazioni e le caratteristiche del sistema LC-4000.

    Jasco Extrema LC-4000 è uno dei sistemi modulari con il maggior numero di rivelatori disponibili sul mercato. Dai rivelatori UV (a doppia lunghezza d’onda), rivelatori Diode Array (512 e 1024 diodi), rivelatore a Fluorescenza, rivelatore ad Indice di Rifrazione, rivelatore Polarimetrico, rivelatore a Chemiluminescenza e l’esclusivo rivelatore a Dicroismo Circolare JASCO CD-4095,  particolarmente adatto alla rivelazione composti chirali. 
    Tutti i rivelatori hanno una frequenza di acquisizione di 100 Hz, in grado di soddisfare i requisiti della cromatografia Ultra Fast, Fast e Convenzionale.
    Vasta gamma di autocampionatori,  provvisti anche di sistema di raffreddamento a Peltier ed in grado di gestire fino a 180 vials da 2 ml.
    Pompe ad alte prestazioni, isocratiche o a gradiente sia per cromatografia analitica che preparativa, provviste di SSQD (Slow Suction, Quick Delivery) per operare con flusso più regolare ed accurato ( qualche scritta del video è in giapponese- pardon!!!)
    Completano il range di accessori per cromatografia liquida i forni colonna in grado di operare da temperature da -15°C sotto la temperatura ambiente fino a 100°C senza l’utilizzo di fluidi criogenici.

    Il sistema Extrema LC-4000 è interamente controllato dal software proprietario ChromNAV anche in versione CFR per una massima tracciabilità e sicurezza dei dati, in accordo alle stringenti norme CFR 21 Part 11.



    domenica 22 maggio 2016

    Misure di Conducibilità termica NETZSCH


    • Termoflussimetria -resisitività secondo ASTM C518, ISO 8301, DIN EN 12667, JIS A 1412:  NETZSCH HFM 436. E' una metodica utilizzata per materiali isolanti. Uno strato di campione viene posto tra una piastra fredda ed una piastra calda, con un DT di 30°C circa. O°C<T max operativa< 60°C. Misuro quanto calore devo fornire alla piastra fredda per mantenere l'equilibrio termico. Fattore critico della metodica è il contatto tra piastra e campione, in quanto l'aria che si interpone fa da isolante e droga il risultato. Pertanto, il campione deve essere piano. E' una tecnica lenta. .



    • Laser Flash -diffusività secondo ASTM E1461, DIN EN 821-2, DIN 30905, ISO 22007-4, ISO 18755 NETZSCH LFA un laser emette un impulso ( flash)al campione che diffonde il calore. Questo calore viene rilevato da un detector IR. L'intero ambiente è condizionato- -120°C<T max operativa< +500°C. La variazione di diffusività termica è un parametro indicatore della presenza di cricche nei materiali.



    mercoledì 18 maggio 2016

    Netzsch - DSC 214 Polyma caratterizzazione dei Polimeri

    Netzsch - DSC 214 Polyma 

    La Soluzione per L’Efficiente Caratterizzazione dei Polimeri

    Il DSC 214 Polyma è una soluzione potente, innovativa sia nell'hardware che nel software, per le esigenze analitiche quotidiane. 
    Ideale per la ricerca e sviluppo, per il controllo qualità e per le analisi di difetti nei materiali polimerici, permette il riconoscimento del polimero grazie al confronto dei dati termici -transizione vetrosa, punto di fusione ed aree dei picchi sottesi- con la propria banca dati dei fingerprint dei polimeri:



    Il Nuovo Pacchetto di Prodotti All-Inclusive per le Analisi DSC
    Facile da usare, robusto, preciso, ottimizzato per l’uso quotidiano: queste sono le caratteristiche dell’innovativo DSC 214 Polyma.
    Il design unico di questo strumento include tutto ciò che è necessario per condurre con successo le analisi DSC – indipendentemente dal fatto che l’utente sia principiante o esperto.
    In particolare due pacchetti software definiscono un nuovo e semplificato livello analitico:AutoEvaluation e Identify elaborano automaticamente i risultati con un click e li confrontano con un database di curve fornito con lo strumento, per la facile identificazione del polimero incognito o il rapido controllo qualità del materiale in entrata.